Leonard Cohen disse: “C’è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce”, una definizione che stimola un’immagine perfetta, non trovate? Vorremmo tutti evocare un pensiero simile con l’illuminazione della nostra casa, ma spesso si cade in errori che trasformano la scelta del lampadario in qualcosa di inappropriato. Se volete evitare di fare scelte sbagliate, seguite questi piccoli consigli.
Ad ogni ambiente la sua luce
Che cosa differenzia un lampadario dall’altro? Principalmente il design, siamo tutti d’accordo, ma contano anche il materiale, le dimensioni, il colore, la potenza energetica e il tipo di illuminazione. Una cucina, ad esempio, avrà esigenze diverse da una camera da letto o da uno studio.
Per incominciare parliamo delle dimensioni del lampadario. In uno sgabuzzino, ad esempio, non si può certo mettere un lampadario che occupa tutto il soffitto e deve essere semplice e funzionale. Negli ambienti piccoli è meglio utilizzare delle plafoniere a led, in modo che illuminino lo spazio a partire dall’alto. In teoria i lampadari grandi sono adatti alle stanze grandi, ma anche in questo caso è bene fare una considerazione: il lampadario sarà in grado di illuminare tutti gli angoli, o è meglio optare per due lampadari di dimensioni più ridotte, oppure un lampadario abbinato ad alcune piantane che eviteranno la formazione di angoli bui?
Un particolare molto semplice da ricordare è quello dell’ambiente che si deve illuminare: cucina e bagno devono essere luminosi, in camera da letto e nel salotto le luci devono essere soffuse e, al limite, potenziate da eventuali punti luce diffusi nella stanza. L’ingresso, che spesso tutti dimenticano, deve essere luminoso, accogliente e caldo.
Colori, materiali e forme
Le stanze con la predominanza di colori scuri assorbono più luce, quindi è necessario ricordare che serve un’illuminazione più forte, al contrario gli ambienti con tonalità luminose, che riflettono la luce, avranno esigenze di illuminazione diverse. Il colore del lampadario può essere scelto in base a due regole diverse: in base al colore dell’arredo o in netto contrasto.
Per quel che riguarda la scelta del materiale, ad entrare in gioco, sono diversi fattori: ambiente, stile dell’arredamento, utilizzo. In un salone arredato in stile classico, ad esempio, non sarebbe certo elegante mettere un lampadario in plastica a forma di lampadina, come non sarebbe adatto un lampadario di cristallo nella stanza dei bambini o uno a gocce in cucina. In verità, in alcune riviste d’arredamento, si vedono i lampadari a gocce, con i bracci lavorati, in cucina, ma sono veramente poco pratici, l’illuminazione è scarsa e sono anche abbastanza pacchiani. In caso abbiate camere con i soffitti bassi, per mantenere le proporzioni, è consigliato l’uso di una plafoniera oppure un lampadario orizzontale.