Legionella: Cosa sapere e come comportarsi

La legionella torna a far paura in Italia e specialmente nel Milanese. Torna, perché è già accaduto che nella stessa zona – il comune di Bresso -, nell’ottobre 2014 si registrassero sei casi di infezione, di cui uno fu mortale. Quest’anno la patologia ha causato tre vittime, nei soli tre giorni compresi tra domenica 22 e mercoledì 25 luglio. La sezione del dipartimento dell’ATS che si occupa di igiene e prevenzione sanitaria ha avviato le opportune indagini, mentre nel comune di Bresso sono state attivati punti d’intervento per informare la cittadinanza su come evitare il contagio.

Legionellosi: che cos’è?

La legionellosi è una malattia infettiva trasmessa da un batterio, noto alla comunità scientifica come legionella pneumophilia. Questo batterio fu isolato per la prima volta nel 1976 quando, presso un gruppo di veterani della Legione Americana (di qui il nome legionellosi, morbo del legionario), si registrò il primo caso di questa epidemia. L’equipe di specialisti dell’epoca trovò la fonte di contaminazione nel sistema di aria condizionata dell’hotel in cui questi legionari erano ospitati.

Legionella: come si diffonde

Proprio come accaduto ai legionari, la forma più comune di trasmissione della legionella è l’inalazione di aerosol contaminati. Il batterio legionella prolifera in ambienti acquatici, come laghi e fiumi, e di lì si diffonde in ambienti artificiali, dove diventa possibile trovarlo nei sistemi idrici, nelle fontane, nelle docce, in torri di raffreddamento etc.

È proprio questa facilità di penetrazione negli ambienti domestici che fa sì che il rischio di diffusione di questo batterio sia reale.

I sintomi della legionellosi

La malattia del legionario presenta un periodo di incubazione che va da 2 a 10 giorni. I sintomi iniziali sono febbre, dolori muscolari e malessere diffuso. Nella metà dei casi, questi sintomi possono essere accompagnati da tosse e catarro. A partire da questi sintomi, la malattia può raggiungere l’esacerbazione fino a divenire una polmonite che può essere anche fatale.

Come comportarsi

Come abbiamo detto, il batterio legionella è presente naturalmente in ambienti acquatici. Non essendo possibile quindi intervenire alla fonte di contaminazione, si tratta di agire a valle, ossia in ambiente domestico. I sistemi idrici devono essere sottoposti a manutenzione e ispezionati. In caso venga rilevata una contaminazione nel sistema idrico domestico, per le aziende di disinfezione di legionella si presentano due diversi modi di intervento.

Il primo consiste nel sottoporre il batterio ad uno shock termico. Nelle tubature che interessano tutto l’abitato viene irrorata acqua sanitaria ad elevatissima temperatura: il batterio legionella, difatti, muore nelle temperature superiori ai 70° C. In caso di forte concentrazione del batterio, tuttavia, questa soluzione non è in grado di assicurare la totale disinfezione della rete idrica. Questo accade in quanto intorno al batterio legionella può svilupparsi una pellicola organica, nota come biofilm, all’interno del quale il batterio continua a prolificare.

La seconda soluzione di disinfezione è l’adduzione del cloro nella rete idrica. Questa soluzione consiste nell’irrorare la soluzione ossidante e lasciarla agire per 1-2 ore. Dopodiché, il sistema di distribuzione dell’acqua sanitaria viene totalmente svuotato. È possibile che sia necessario più di un ciclo di adduzione del cloro prima di pervenire alla totale disinfezione della rete, e, quindi, al ripristino della distribuzione di acqua sanitaria nella rete domestica.